I settimana di aprile – Retinopatia diabetica

Gli autori hanno effettuato un’analisi costo-efficacia di ranibizumab, aflibercept e bevacizumab da soli o in combinazione con la fotocoagulazione della retina (PRP) per il trattamento della retinopatia diabetica.
È stato utilizzato un modello di Markov con 8 livelli di acuità visiva, che andavano da >85 lettere a ≤25; gli outcome relativi sono stati assunti da una metanalisi pubblicata in precedenza.
La prospettiva era quella del Sistema Sanitario dell’UK, l’orizzonte temporale era lifetime.
L’opzione con il miglior beneficio monetario netto (NMB) è risultata la combinazione bevacizumab + PRP: £221.374 con £20.000 per QALY. In contrasto con questo dato, quando si prendevano in considerazione gli effetti iniziali permanenti della fotocoagulazione della retina come unica terapia, quest’ultima risultava la più favorevole, con un NMB pari a £223.416.
Gli autori concludevano che i dati avevano una larga incertezza dovuta alla scarsità di dati degli outcome visuali a lungo termine con gli anti-VEGFs.

Eye (Lond). 2025 Feb 5.
doi: 10.1038/s41433-025-03641-4. Online ahead of print.
A Markov model assessing the cost-effectiveness of various anti-vascular endothelial growth factor drugs and panretinal photocoagulation for the treatment of proliferative diabetic retinopathy
Kirsty Luckham, Hannah Tebbs, Lindsay Claxton, Philip Burgess, Christiana Dinah, Noemi Lois, Syed Mohiuddin.

Gli autori hanno effettuato una revisione sistematica della letteratura di studi riguardanti analisi costo-efficacia di diversi trattamenti per la retinopatia diabetica.
I risultati sono stati suddivisi in 2: i primi consideravano studi sulla retinopatia diabetica proliferativa, i secondi la non proliferativa. La prospettiva di partenza era quella dell’UK.
Sono stati identificati 5 studi riguardanti la retinopatia proliferativa, i quali paragonavano gli anti-VEGFs alla pan-fotocoagulazione retinica (PFR). I risultati di questi studi suggerivano che gli anti-VEGFs offrono dei benefici addizionali rispetto alla PFR, in termini di acuità visiva preservata, ma con costi addizionali, per i quali, molti autori preferivano la PFR, soprattutto per particolari sottopopolazioni, come quelle in cui vi era già edema maculare. La maggior parte di questi studi avevano, come prospettiva, quella USA.
Per la retinopatia non-proliferativa, sono stati identificati 2 studi che mostravano una non chiara evidenza di preferenza degli anti-VEGFs; uno studio, condotto in UK, suggeriva che una PFR precoce era costo-efficace rispetto a una PFR ritardata nel tempo.
Gli autori concludevano che non vi sono evidenze chiare sull’argomento e auspicavano un approfondimento in futuro con studi condotti ad hoc.

Health Technol Assess. 2025 Jan 29:1-19.
doi: 10.3310/NHYK3694. Online ahead of print.
A systematic review of the cost-effectiveness of anti-VEGF drugs for the treatment of diabetic retinopathy
Robert Hodgson, Matthew Walton, Helen Fulbright, Laura Bojke, Ruth Walker, Alexis Llewellyn, Sofia Dias, Lesley Stewart, David Steel, John Lawrenson, Tunde Peto, Mark Simmonds.