SIFEIT INFONEWS BIOSIMILARI – III

Recentemente Sun et al. hanno condotto uno studio di simulazione sul risparmio potenziale derivante dal passaggio dalla terapia con filgrastim e pegfilgrastim “originali” (fattori di crescita dei granulociti) alla terapia con un filgrastim biosimilare, effettuando una valutazione su quanto la riallocazione di queste risorse possa aumentare il numero di pazienti che accedono alla terapia anti-neoplastica ed effettuando una stima di quanti pazienti occorrerebbe trattare con biosimilare per poter trattare un soggetto con terapia anti-neoplastica. Il risparmio associato all’uso del filgrastim biosimilare rispetto ai farmaci originali variava da 785 € per quattro giorni di trattamento a 2747 € per quattordici giorni di trattamento e aumentava con la durata della terapia. l contrario, il risparmio associato all’uso del del filgrastim biosimilare, rispetto all’uso del pegfilgrastim, diminuiva nel tempo da 6199 € a 471 €. In un ipotetico campione di 10000 pazienti con cancro, i risparmi associati all’uso del biosimilare rispetto al filgrastim originale e l’aumento dell’accesso alla terapia antineoplastica miglioravano con il tempo. Nello stesso campione ipotetico, invece, i risparmi associati all’uso del biosimilare filgrastim rispetto al pegfilgratim si riducevano nel tempo così come l’accesso al trattamento anti-neoplastico. Il numero di pazienti da convertire dalla terapia con filgrastim originale alla terapia con biosimilare, per garantire l’accesso alla terapia antineoplastica con rituximab ad un paziente, variava da 4 a 14 e da 11 a 38 per terapia con trastuzumab. Nel caso del passaggio a biosimilare dal pegfilgrastim, il numero di pazienti da convertire variava da 2 a 24 per accesso a rituximab e da 5 a 63 per trastuzumab.

Clin Ther. 2015 Feb 19. pii: S0149-2918(15)00054-5. doi: 10.1016/j.clinthera.2015.01.011. [Epub ahead of print] Potential Cost Savings From Chemotherapy-Induced Febrile Neutropenia With Biosimilar Filgrastim and Expanded Access to Targeted Antineoplastic Treatment Across the European Union G5 Countries: A Simulation Study. Sun D1, Andayani TM2, Altyar A3, MacDonald K4, Abraham I5.

Il 7 gennaio, una commissione dell’FDA ha deciso all’unanimità che un farmaco prodotto dalla Sandoz potrebbe essere scelto come rimpiazzo per il Filgrastim (Neupogen). Dal momento che i biosimilari sono copie inesatte, è necessario che siano sottoposti a un maggior numero di test rispetto ad un farmaco generico ordinario. Nella scorsa decade, l’Unione Europea ha valutato e approvato farmaci biosimilari, mentre negli Stati Uniti la legislazione regolatoria è stata approvata solo nel 2010. I pazienti sperano che i biosimilari possano ridurre i costi dei farmaci aumentando la competizione. Un report dello scorso anno della RAND Corporation in Santa Monica ha stimato che i biosimilari potrebbero far risparmiare 44.2 miliardi di dollari entro il 2024.

Nature. 2015 Jan 15;517(7534):253-4. doi: 10.1038/517253a. First biosimilar drug set to enter US market. Ledford H.